Si parla spesso di allergeni alimentari.
Molti di noi vi sono particolarmente attenti perché ne va della propria salute.
Le normative obbligano chi opera nella catena food a comunicarli, sanzionando pesantemente chi non lo fa con multe fino a 40.000,00 € (dgls 231 – sanzioni allergeni). Perché siamo allergici? perché la legge ha indicato proprio determinati allergeni e non altri? Quali sono le attenzioni da avere?
Da oggi e per le prossime settimane, daremo alcuni approfondimenti al tema degli allergeni con uno sguardo ad entrambi i mondi – del professionista e del consumatore – cercando di illustrare in modo chiaro e semplici i tanti aspetti delle allergie alimentari.
L’allergia alimentare è una reazione immunologica avversa al cibo.
Una malattia con elevato impatto sulla qualità di vita dei soggetti che ne sono affetti e dei loro familiari, con costi sanitari rilevanti per l’individuo e per il Sistema Sanitario Nazionale.
La costante vigilanza richiesta per evitare l’alimento in causa, in particolare l’alimento nascosto o non segnalato ed il vivere con incertezza, ansietà, sono problematiche che turbano particolarmente i bambini, gli adolescenti e relative famiglie.
Da questo è evidente fin da ora come una puntuale informazione su come sono preparati i cibi sia la prima arma di difesa contro le allergie alimentari. Per questo motivo le etichette e gli altri documenti che vengono offerti nei luoghi di somministrazione – Tabella Allergeni e Libro Ingredienti – sono strumenti che il consumatore deve imparare a leggere, a consultare e a richiedere.

Attualmente la valutazione del rischio non è sistematica, ossia non viene attuata in modo adeguato e uniforme in tutto il territorio nazionale e, non di rado, la malattia è sottovalutata o non diagnosticata correttamente. Un aiuto importante arriva dall’investire nell’informazione e formazione degli addetti alla produzione/distribuzione di prodotti alimentari e pasti, e dal semplificare la possibilità di individuare gli allergeni in etichetta al fine di consentire al soggetto allergico di consumare senza rischi prodotti alimentari, piatti pronti e pasti fuori casa.
La certezza da parte del consumatore di poter escludere l’allergene nei prodotti alimentari, piatti pronti e pasti fuori casa, comporterebbe vantaggi ai soggetti allergici, alle ditte produttrici, ai ristoratori e determinerebbe anche una riduzione dei costi dell’assistenza sanitaria, ad esempio, contenendo gli interventi d’urgenza ed i ricoveri.
Nelle prossime settimane affronteremo nel dettaglio le più importanti allergie alimentari che le normative europee hanno posto in evidenza e a cui tutti noi dobbiamo porre attenzione.
Sistemi come Cooki si inseriscono positivamente in questo percorso di trasparenza perché mettono a nudo le preparazioni alimentari. Da un lato aiutano chi somministra / produce / serve gli alimenti permettendogli di redigere la lista degli allergeni e delle contaminazioni crociate. Dall’altro servono al consumatore come strumento per analizzare l’offerta alimentare e filtrare i cibi in base alle proprie patologie e problematiche allergeniche.