L’allergia alimentare è una reazione di protezione dell’organismo contro il cibo. È una vera e propria malattia con precise caratteristiche che riguarda singoli individui geneticamente predisposti. Non ha caratteristiche di trasmissione genetica in senso stretto (dai genitori ai figli) ma è dimostrato che esistono caratteri genetici che ne determinano la predisposizione.
Per chi è affetto da allergia alimentare taluni costituenti alimentari, innocui per i più, sono in grado di determinare reazioni immediate o ritardate che possono raggiungere gradi elevati di gravità fino ad essere fatali.
Le manifestazioni di un attacco allergico possono essere diverse, presentarsi in determinati momenti dell’età dell’individuo (solitamente in età infantile le manifestazioni sono più frequenti) e avere gravità differente (i casi di sensibilizzazione più gravi possono essere anche fatali).
Fra le manifestazioni più importanti e ricorrenti vi sono:
- shock anafilattico;
- orticaria;
- disturbi respiratori (asma e riniti);
- disturbi grastroenterici;
- dermatiti;
Esistono inoltre manifestazioni che sorgono solo in talune circostanze, apparentemente scollegate dal consumo di cibo. Ricordiamo ad esempio le manifestazioni associate ad esercizio fisico dopo il consumo di un alimento. Tali circostanze si verificano in concausa di due eventi: consumo di un alimento a cui si è allergici e l’esecuzione di esercizio fisico a poca distanza di tempo. (si consiglia sempre di effettuare l’esercizio fisico a distanza di 5-6 ore dal consumo di alimenti a cui si è allergici).
Ad oggi i dati indicano che in media le allergie alimentari hanno un’incidenza del 3-6% dei bambini di età inferiore ai 3 anni, il 4% della popolazione adulta.
In Italia la stima di popolazione legata a disturbi alimentari è del 3% [Roehr et al. 2004] e in totale in Europa (zona UE) si stimano 7 Milioni di allergici ad alimenti.
Le cause di allergie alimentari sono in ordine : vegetali 72% (frutta, legumi, pomodoro, ecc), crostacei e molluschi 13%, pesci 4%, uova 3 %, latte 3 %, cereali 2%, carni 1%, anisakis e lumache < 1%. [AAITO 2009]
Le reazioni allergiche agli alimenti più gravi sono legate a crostacei e molluschi, cereali, uova e alimenti vegetali quali sesamo, spinaci, avocado, arachidi e semi.
Cooki permette a tutti di riconoscere in modo semplice gli allergeni alimentari più comuni e di individuare i cibi che li contengono. Inoltre, mediante schede chiare e ben strutturate è possibile condividere tutti gli ingredienti delle preparazioni alimentari, riconoscendo anche altri componenti critici per la propria salute.