La normativa vigente in materia di allergeni dice in modo molto forte che le preparazioni alimentari offerte nel settore della ristorazione commerciale e collettiva devono accompagnarsi alla comunicazione degli ingredienti allergizzanti eventualmente presente. Tale comunicazione deve essere chiara ed esplicita affinché il consumatore possa operare una scelta corretta degli alimenti anche in rapporto ad allergie ed altre intolleranze caratterizzanti la propria condizione di salute.
Gli allergeni enunciati nelle normativa sono 14.
Anidride Solforosa
L’impianto normativo si fonda sulle seguenti norme :
– Direttiva 2003/89/CE (denominata Direttiva Allergeni)
– regolamento UE 1169 / 11 (recepito in Italia il 14 dicembre 2014)
A queste norme e’ seguita la nota ministeriale del 16 feb 2015 che aveva l’intento di chiarire e rafforzare ulteriormente gli obblighi informativi da parte degli operatori del settore, nonché gli aspetti legati alle sanzioni : le multe per i trasgressori possono andare dai 600,00 € fino a 18.000,00 €.
Le norme attestano come si debba indicare in modo chiaro ed esplicito gli allergeni presenti nelle pietanze e nelle preparazioni alimentari offerte. Tali indicazioni devono essere puntuali e riferite allo specifico cibo offerto nel punto vendita. Le informazioni sulla preparazione e sugli ingredienti / allergeni presenti potranno essere comunicate mediante cartellini o menu tecnici. Banditi i cartelli unici degli allergeni che si vedono ancora in molti pubblici esercizi.
Non è sufficiente pero indicare la classe di allergeni ma si deve specificare in modo esplicito l’ingrediente allergizzante specifico : quindi non genericamente “crostacei” bensì “aragosta”.
Inoltre in presenza di altri ingredienti, l’ingrediente allergizzante deve essere distinto visivamente per accrescere la sua importanza agli occhi del consumatore.
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Le motivazioni della legge non sono di natura burocratica. In realtà le nuove norme (e le relative sanzioni) sono volte a proteggere due fondamentali aspetti del consumatore :
- la sua salute : sapere come sono preparati i cibi e quali allergeni vi sono contenuti lo protegge dal venire a contatto con preparazioni allergizzanti che gli potrebbero nuocere in modo anche molto dannoso;
- la sua privacy : è un diritto del consumatore essere informato in modo discreto e non obbligarlo a esplicitare dettagli della propria salute che afferiscono a tematiche comunque sensibili e delicate;
Rispondere in modo concreto alla normativa è quindi un atto di rispetto verso i propri clienti. I consumatori sapranno sicuramente premiare chi li informerà in modo chiaro, semplice ed aggiornato.